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Il mercato delle auto usate è un mercato che dalla pandemia, anche a causa delle lunghe tempistiche di consegna delle auto nuove e della crisi dei chip, ha riscontrato una grande crescita.
I proprietari di auto hanno differenti caratteristiche e abitudini di consumo: c’è chi cambia vettura ogni due/tre anni e chi invece decide di tenerla “a vita”. Ma cosa succede se appartieni alla seconda categoria di proprietari di auto usate? Quanto valore può avere sul mercato la tua vettura quando ha tanti km e molti anni di vita?
Potresti riuscire a trovare un acquirente privato interessato alla tua auto, rischiando però di guadagnarci veramente poco; oppure potresti decidere di procedere con la rottamazione. Quest’ultima possibilità potrebbe essere la più conveniente, anche grazie agli incentivi rottamazione. Andiamo a vedere di cosa si tratta, come funzionano e chi può usufruirne.
Gli incentivi alla rottamazione sono delle agevolazioni previste dal governo o da altri enti pubblici o privati per incentivare l’acquisto di un nuovo veicolo, solitamente meno inquinante, mediante la rottamazione di una vettura vecchia. Negli ultimi anni, se ne è sentito parlare molto assieme agli Eco bonus, protagonisti della cosiddetta "transizione ecologica".
Solitamente gli incentivi rottamazione prevendono uno sconto sul prezzo di acquisto del nuovo veicolo a fronte della consegna dell’auto vecchia per la rottamazione. I requisiti per accedere a questi incentivi variano in base alla tipologia di veicolo da rottamare e alla categoria di veicolo che si intende acquistare.
Gli incentivi rottamazione possono essere un’opportunità interessante per coloro che hanno un’auto vecchia e desiderano acquistarne una nuova che sia anche meno inquinante, tuttavia è sempre importante valutare attentamente le condizioni dell’offerta e confrontare i prezzi e le caratteristiche dei veicoli sul mercato.
Generalmente gli incentivi rottamazione sono destinati ai veicoli a motore endotermico (ossia quelli a benzina, diesel, metano, gpl, ecc) che rispettano determinati requisiti di età e di inquinamento. In Italia ad esempio, gli ultimi incentivi rottamazione prevedevano la possibilità di ottenere uno sconto sul veicolo nuovo a fronte di un veicolo con almeno 10 anni di anzianità e l’immatricolazione antecedente al 31 dicembre 2010. Non solo: il nuovo veicolo doveva rispettare determinati requisiti di efficienza energetica e di emissioni inquinanti.
Per poter usufruire del bonus rottamazione, quindi di uno sconto su una vettura nuova, dovresti essere il proprietario di un auto fino ad euro 5, immatricolata prima del 1 Gennaio 2011; in più per poter usufruire del bonus la vettura da rottamare deve essere intestata da almeno un anno allo stesso soggetto che sarà l’intestatario della vettura o ad un familiare convivente.
Quali sono i documenti necessari per la richiesta degli incentivi rottamazione?
Se l’auto da rottamare non è intestata a te, dovrai portare con te un ulteriore documento: il certificato dello stato di famiglia che certifichi l’appartenenza al nucleo familiare dell’intestatario del veicolo, ossia la stessa residenza.
Gli incentivi si suddividono in tre categorie, determinate in base a due fattori, alla fascia di emissioni della nuova auto e all’anzianità del veicolo da rottamare:
Il sistema di incentivi rottamazione è molto simile a quello attuato negli scorsi anni.
Quest’anno però c’è una novità: tra i beneficiari non ci sono solo i privati, ma anche le aziende e i noleggiatori. L’obiettivo finale è quello di incentivare la circolazione di vetture che abbiano un impatto ambientale ridotto o ad emissioni zero. Proprio per questo il bonus non interessa solo i veicoli puramente elettrici, ma anche le ibride Plug-in, le Mild Hybrid, le Full Hybrid e alcune auto a motore termico.
Le auto che si possono prendere con gli incentivi rottamazione possono essere acquistate con bonifico, con finanziamento a rate, con leasing o noleggio a lungo termine. Esiste un limite temporale tra la richiesta dell’incentivo (tramite l’apposito sistema di prenotazione) di 180 giorni, entro il quale l’auto acquistata deve essere targata e consegnata all’acquirente. Un consiglio: quando firmate il contratto d’acquisto, fate attenzione alla clausola relativa ai termini di consegna che il concessionario deve rispettare, per non rischiare di perdere il bonus.
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